STANGATA ALL’ULS, IN 9.500 DIMENTICANO VISITE ED ESAMI

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Nel 2016 è accaduto solo… 9.500 volte. Nessuno si è presentato alle visite o ai test diagnostici nei 6 ospedali della Marca, compreso il polo specialistico di Motta di Livenza, o nelle strutture convenzionate, pur avendo prenotato. E non avendo dato disdetta, ha dato buca a tutti, a medici e personale che lo attendeva, ai macchinari per i test diagnositici, ma soprattutto penalizzava chi magari si trova in lista d’attesa perché quell’appuntamento era coperto. Adesso lo Stato e la Regione dicono basta, ai «furbetti» che non disdicono entro 48 ore, in modo da liberare il posto a chi ne ha bisogno ed è in lista. Gli smemorati non pagheranno più solo il ticket, ma anche il prezzo intero della prestazione. Lo ha stabilito l’ultima finanziaria, per espressa volontà del ministro Beatrice Lorenzin, e la norme è stata recepita dalla legge regionale 30 del 30 dicembre 2016, collegata alla legge di stabilità 2017 e diramata a tutte le Usl del Veneto. Una stangata per i tanti «furbetti» – e vale anche per gli esenti ticket – dal momento che ci sono prestazioni e visite, anche fra le più comuni, che costano anche diverse centinaia di euro, dalle Tac alle risonanze. Solo chi sarà in grado di fornire ragioni valide e fondate per la mancata presenza, verrà esonerato dal pagamento per la mancata disdetta.

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