“Padova Soft City” con l’Università

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Trasformare una fetta del territorio urbano tanto strategica quanto frammentata nel laboratorio della «città del futuro», cablata e sostenibile, farne la porta d’accesso privilegiata alla città e dotarla di infrastrutture smart: dalla mobilità elettrica, infrastrutture di ricarica, car e bike sharing a sensori e dati per essere informati in tempo reale (meteo, qualità dell’aria, traffico e park), dalla gestione dei rifiuti urbani alla domotica negli edifici, alla rapidità delle telecomunicazioni. Fino al welfare urbano e alla digitalizzazione dei servizi pubblici, che si tratti di sanità o di trasporto. Ridisegnare l’identità urbana e il futuro di Padova Soft City, il quadrilatero ad alta densità di imprese di servizi innovativi e tecnologici (22,9% del Veneto) compreso tra stazione ferroviaria e Zip Nord, passando per fiera e competence center, polo universitario, centri direzionali e Net center, lungo un asse che lambisce anche il binario di Interporto e l’incubatore Start Cube (e destinato a estendersi al quartiere Arcella con il programma G124 di Renzo Piano). È questo l’obiettivo dell’incarico conferito nei giorni scorsi da Assindustria Venetocentro (AVC) al Dipartimento di Ingegneria Civile, Edile e Architettura (ICEA) dell’Università di Padova per la redazione del masterplan di Soft City.

L’accordo impegna il team coordinato dai Professori Pasqualino Boschetto e Alessandro Bove ad elaborare entro il mese di ottobre le modalità e gli strumenti per la trasformazione urbana in chiave smart dell’area, armonizzando e implementando in un’unica proposta progettuale organica quanto già sedimentato negli ultimi anni e passare finalmente alla fase esecutiva del progetto.
Il masterplan sarà messo a disposizione del Comune di Padova, nella persona del Vicesindaco Andrea Micalizzi e degli Assessori Andrea Ragona e Chiara Gallani, in sede di proposte e osservazioni, nell’ambito della procedura per l’adozione del Piano degli Interventi la cui redazione è stata aggiudicata al gruppo di progettazione guidato da Stefano Boeri e Mate Engineering. Agli urbanisti ICEA, gli imprenditori chiedono soluzioni innovative di riorganizzazione urbana e infrastrutture sostenibili per rendere l’area più accessibile e attrattiva, decongestionare i flussi, ridurre le emissioni e in generale migliorare la qualità di vita, con più connessioni, più efficienza energetica e design urbano.

«Vogliamo offrire al Comune di Padova una progettualità concreta per trasformare quest’area nell’avamposto della città digitale, riconoscibile e attrattiva, e chiediamo l’impegno a valutarla nell’ambito del nuovo Piano degli Interventi, compiere scelte strategiche e partecipate, dove pubblico e privato collaborino – dichiara Ruggero Targhetta, Presidente del Gruppo Servizi innovativi e tecnologici di Assindustria Venetocentro.
«In questi anni Assindustria Venetocentro ha dato un grande impulso al percorso verso la Soft City, un’area che già oggi è il vero motore di Padova – commenta Pasqualino Boschetto, Professore del Dipartimento ICEA dell’Università di Padova.