“omicidio premeditato” mihail subito a giudizio

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Subito a processo e per omicidio premeditato. A conclusione delle rapide ma scrupolose indagini preliminari, il Pubblico Ministero della Procura di Treviso titolare del procedimento, dott.ssa Mara Giovanna De Donà, venerdì scorso, 23 giugno 2017, ha presentato richiesta al Gip di giudizio immediato nei confronti di Mihail Savciuc, il 19enne di origine moldava residente a Conegliano che il 19 marzo scorso ha strangolato l’ex fidanzata e connazionale di vent’anni Irina Bacal, incita al settimo mese di un bimbo che era anche suo, come ha confermato l’esame del Dna. Istanza che il Giudice per le Indagini Preliminari, dott. Bruno Casciarri, ha ritenuto di accogliere in toto, fissando l’udienza di comparizionedell’imputato, assassino reo confesso, per martedì 5 settembre, alle ore 9, in Corte d’Assise a Treviso. L’altro elemento rilevante delle richiesta (e del decreto) di giudizio immediato riguarda la premeditazione che, coerentemente con gli elementi assunti dalle varie perizie, è stata contestata al giovane moldavo. La Procura si era orientata fin dall’inizio su questa tesi, che è stata poicorroborata da riscontri inequivocabili, in primis dagli inquietanti risultati dell’indagine sul cellulare dell’imputato affidata all’ingegner Nicola Chemello, un esperto di informatica forense. E’ emerso come il giorno dell’omicidio, fin dal primo mattino, Savciuc avesse effettuato insistite ricerche su internet su come si possa uccidere una persona, una delle quali riguardava espressamente la modalità “a mani nude”, come poi sarebbe avvenuto.

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