Mose, il Governo “smonta’’ i dubbi

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Tanti commissari non rallentano la realizzazione del Mose a Venezia. E’ il sottosegretario alle Infrastrutture Giancarlo Cancelleri a smontare la tesi renziana trasformata in domanda di sfoltire queste figure (con una interrogazione a risposta in commissione e rivolta al premier Mario Draghi e al ministro delle Infrastrutture, Enrico Giovannini) da Silvia Fregolent e Sara Moretto (Iv). Avevano chiesto di “superare l’assenza totale di una governance che, nonostante i commissariamenti, sta provocando lo stallo dei cantieri”. Macchè, ribatte Cancelleri, rispondendo in commissione Ambiente alla Camera: “Appare evidente come le figure interessate alla governance del Mose abbiano attivato ogni azione necessaria per superare la crisi del Concessionario Cvn e per riavviare i cantieri a pieno regime in tempi brevi, dopo l’avvenuta accettazione, da parte del Tribunale del piano di risanamento del Consorzio stesso”.
Ma Moretto non arretra: “Il commissariamento è senz’altro uno strumento efficace, ma nel caso di Venezia, commissariamenti senza scadenza e senza un monitoraggio sul raggiungimento degli obiettivi rischiano di essere inefficaci e di vanificare i notevoli e prolungati sacrifici dei lavoratori e dei cittadini di Venezia degli ultimi anni”. Di qui l’invito ad avere “una visione più generale e ampia della tutela della laguna di Venezia, che vada oltre la sola realizzazione del Mose, e che si provveda ad una riconfigurazione della governance, in particolare attraverso la nomina della nuova Autorità della laguna di Venezia”.
A Italia viva Cancelleri ha spiegato che per la nomina del Provveditore interregionale per le opere pubbliche di Veneto, Trentino-Alto Adige, Friuli Venezia-Giulia sono valutazione i curricula del personale dirigenziale del ministero delle Infrastrutture. “A breve verrà istruita la relativa istanza di nomina presso la presidenza del Consiglio dei ministri” a cui seguirà il contratto d’incarico mentre rimane in carica, “a tutti gli effetti e senza soluzione di continuità amministrativa, il Provveditore ad interim”, Fabio Riva”. Quanto alla mancata istituzione dell’Autorità per la laguna di Venezia, “essa non pregiudica alcuna attività poiché garantita dal Provveditorato stesso” assieme al Commissario liquidatore del Concessionario e al Commissario del Mose, Elisabetta Spitz. Quest’ultima e il Commissario liquidatore del Consorzio Venezia Nuova, Massimo Miani, sottolinea ancora il sottosegretario nella risposta letta dalla ‘Dire’, “hanno portato il loro contributo istituzionale per il superamento delle cause che da ultimo hanno rallentato le operazioni di cantiere del Mose”, come dimostrano una serie di accordi (il VII Atto aggiuntivo alla Convenzione 7191/1991 e l’atto transattivo e ricognitivo del Mose), che Cancelleri cita.
Ma per Moretto il punto non era mettere “in discussione la continuità dell’azione di chi ha titolarità di decidere rispetto al completamento del Mose, ma provare a configurare una governance che guardi al futuro, portando a compimento le nomine di tutte le istituzioni preposte alla salvaguardia della laguna di Venezia e non solo del Mose”.