Montagna veneta, 10 milioni di contributi

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Nuovi fondi da parte della Regione del Veneto a disposizione delle imprese in ambito turistico della montagna. Con due specifiche delibere, presentate dall’assessore al Turismo Federico Caner, è stato incrementato di ulteriori 10 milioni di euro (dal 2016 ad oggi sono già stati erogati oltre 20 milioni per l’ammodernamento e la riqualificazione di strutture alberghiere e dell’ospitalità turistica) l’ammontare dei contributi previsti dal “pacchetto montagna” a sostegno degli operatori nel settore ricettivo. Si amplia così l’accesso ai finanziamenti ad un maggior numero di destinatari favorendo l’ulteriore scorrimento delle graduatorie del Bando FESR (DGR 990/2018) con oltre 4 milioni e del “Fondo Speciale Montagna Veneta” (DGR 1659/2016 e 1660/2016) con oltre 5 milioni e mezzo. “Manteniamo la promessa fatta agli operatori quando abbiamo condiviso lo sforzo per le Olimpiadi e stiamo andando avanti in quello che non è azzardato definire il più grande piano di interventi realizzato fino ad ora a sostegno del turismo della montagna veneta – sottolinea l’assessore Federico Caner -. Con questo provvedimento raggiungiamo l’erogazione di 33 milioni di euro complessivi.“Il bando FESR interessato vede ad oggi già 37 imprese beneficiarie di contributi, con quest’ultimo provvedimento si prevede di finanziarne altre 24 che sono in graduatoria. Così come riapriamo anche le prospettive di accedere alle risorse del Fondo Speciale alle 40 domande che sono ancora in attesa a fronte delle 51 che hanno già avuto una risposta positiva. Ci attendono i campionati mondiali di sci del 2021 e le olimpiadi invernali del 2026, due occasioni irripetibili per il Veneto e per riaffermare l’unicità del territorio a livello internazionale. Innovare e riqualificare la rete ricettiva è, quindi un imperativo inevitabile che sappiamo essere condiviso dagli operatori e da quelle comunità che trovano nel lavoro in ambito turistico la loro stessa ragione d’essere.”. “La distribuzione delle domande già finanziate in zona montagna, inoltre – conclude Caner – tratteggiano un quadro non solo dolomitico, che comunque è quello più ampio con 177 erogazioni nel Bellunese. Ne sono state rilevate, infatti, anche 64 nella montagna vicentina, 45 in quella veronese e anche una in quella trevigiana. È il segno di un’offerta turistica importante e diversificata. Un’offerta in grado di proporre varie tipologie di turismo alpino; da quello che con i mondiali di sci e le olimpiadi avrà il suo apice di richiamo mondiale fino a quel turismo slow, ricercato da una non secondaria quota di interessati”.

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