Mascherine, tante anomalie riscontrate tra i rivenditori

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L’Ufficio Vigilanza Prodotti della Camera di Commercio di Venezia Rovigo da giugno a settembre 2020, in concomitanza con l’allentamento delle misure restrittive imposte dall’emergenza Covid-19, ha portato avanti sui territori di Venezia e Rovigo oltre 60 controlli ispettivi sui rivenditori di “mascherine generiche” (non professionali) al fine di verificarne la conformità e allo stesso tempo la qualificazione merceologica.
Nel 57% dei controlli effettuati sono state riscontrate delle anomalie, più della metà delle ispezioni (68%) è stata condotta su farmacie e parafarmacie, il resto su esercizi commerciali generici (32%). La casistica più riscontrata nelle ispezioni è stata l’errata o non chiara qualificazione merceologica delle tipologie di mascherina in commercio, ovvero mascherine potenzialmente qualificabili come “generiche” vendute come veri e propri “dispostivi medici” o “dispositivi di protezione individuale”.
Non sono mancati anche interventi di natura repressiva con il sequestro di diverse centinaia di pezzi non conformi e la conseguente applicazione di sanzioni amministrative, oltre ad alcune segnalazioni all’Autorità Giudiziaria per quanto concerne gli aspetti penali.
“L’emergenza COVID ha avuto, tra le altre, anche la conseguenza di inondare letteralmente il mercato di prodotti di varia natura e provenienza, destinati alla protezione dal virus – commenta Giacomo De Stefani, Segretario Generale della Camera di Commercio di Venezia Rovigo – Purtroppo, non sempre si tratta di prodotti sicuri e conformi alle norme in materia, incluse quelle adottate in via emergenziale in deroga alle procedure ordinarie. Per questo il nostro intervento oltre a quello di monitoraggio e vigilanza è stato quello di informare i commercianti sulle caratteristiche dei prodotti venduti, così da prevenire la diminuzione dello stock disponibile sul mercato e fornire al pubblico e agli utenti indicazioni sul corretto utilizzo della merce acquistata.”