La transizione e il ruolo dei lavoratori

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La transizione sostenibile e digitale non potrà avvenire se non si investe da subito nella formazione dei lavoratori e delle lavoratrici, che nel darle declinazione e concretezza ricoprono un ruolo imprescindibile. È stato questo il messaggio centrale su cui si è concentrato il consiglio generale di FIM Cisl Veneto svoltosi stamattina. Un tema intorno al quale la categoria regionale dei metalmeccanici ha sviluppato il progetto “Per una giusta transizione”, con l’obiettivo di mettere a fuoco i bisogni delle imprese su tale versante ed elaborare insieme una proposta formativa mirata. Punto di avvio un percorso di confronto – proposto nei mesi di giugno e luglio, con l’accompagnamento e il supporto dell’Osservatorio Professioni digitali e Lavori ibridi dell’Università degli studi di Padova, e presentato oggi nei suoi risultati –, che ha visto coinvolti un gruppo di dirigenti sindacali e i responsabili di alcune imprese metalmeccaniche venete, medie e grandi.
Il presupposto è che la sostenibilità nei processi di lavorazione delle aziende metalmeccaniche – a partire dalla riduzione dell’inquinamento e dello spreco delle risorse – non è fatta solo di vincoli e regole, né solo di risorse da destinare a investimenti.