Innovazione, accordo Regioni-Governo

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“Avere una Pubblica amministrazione più sicura e più tecnologica è una precondizione per rendere anche il settore delle imprese più competitivo. In Veneto sosteniamo questo paradigma lavorando a programmi condivisi con le Università, le ventuno Reti Innovative Regionali e le associazioni di categoria, per sostenere tutte quelle piccole e medie imprese che spesso non hanno grandi risorse e le tecnologie per gestire in modo consapevole il tema della cyber sicurezza. Oggi, la transizione digitale non dev’essere vista e vissuta come una incombenza, ma come una opportunità, che può impattare positivamente su molteplici settori e sugli attori del sistema economico regionale. E il Veneto intende esattamente sostenere questo cambiamento attraverso una governance che poggia su quattro pilastri: la sicurezza digitale, la rete quantistica, le competenze e la formazione specializzata sul territorio e l’investimento nelle Reti Innovative Regionali”.
Lo ha detto a Perugia l’assessore regionale allo Sviluppo Economico della Regione del Veneto, Roberto Marcato, presente al primo meeting annuale della Commissione per l’innovazione tecnologica e la digitalizzazione della Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome, e intervenendo al tavolo “La sicurezza nella pubblica amministrazione, infrastrutture, competenze e nuovi paradigmi”.
Un evento organizzato all’interno del programma di celebrazioni per i 50 anni del festival Umbria Jazz, durante il quale è stato sottoscritto l’accordo di collaborazione tra Governo e Regioni per l’innovazione tecnologica e la transizione digitale, alla presenza del sottosegretario alla presidenza del Consiglio con delega all’innovazione tecnologica, Alessio Butti, e il presidente della Conferenza delle Regioni e delle province autonome, Massimiliano Fedriga. Gli obiettivi di “Insieme per la trasformazione digitale” sono promuovere una stretta collaborazione tra governo, Regioni e province autonome sull’innovazione tecnologica e la digitalizzazione, facendo sistema tra tutte le componenti istituzionali nella fase di programmazione della transizione digitale, valorizzando in maniera sinergica le risorse del Pnrr e dei fondi strutturali della programmazione 2021-2027.
“La cyber sicurezza, intesa come sicurezza della privacy e protezione dei dati informatici, è una delle sfide imprescindibili che dobbiamo affrontare adesso: lo dobbiamo fare con un modello di governance condiviso tra il pubblico e il privato, investendo in strumenti e soluzioni nuove, senza dimenticarci di allineare il capitale umano – ha proseguito Marcato -. Oggi più che mai è necessario riprendere il percorso avviato con il Piano Nazionale per la Banda Ultra Larga nel 2016 e che prevedeva la conclusione nel 2020 per garantire una omogenea rete di infrastrutture digitali, capaci di sostenere il cambiamento e le nuove esigenze. Perché non è sufficiente avere una regione connessa, ma occorre che lo sia l’intero Paese”.