Gli interventi economici superano i 33 milioni

0
329

A pochi giorni dall’insediamento del nuovo Consiglio della Camera di Commercio di Venezia Rovigo, previsto per il 10 dicembre, il presidente Giuseppe Fedalto ha presentato questa mattina in video conferenza dalla sede camerale di Marghera, il bilancio dei primi cinque anni di attività del primo Ente italiano ad aver portato a termine il processo di accorpamento tra due Camere di Commercio, il 20 luglio del 2015.
Nell’ultimo mandato l’Ente ha lavorato per l’efficientamento della struttura e della gestione organizzativa, ha focalizzato la sua attenzione su temi strategici di rilancio per le imprese e per il territorio ascoltando il tessuto imprenditoriale e le associazioni di categoria. Ha sfrondato i numerosi contributi e supporti finanziari a pioggia, puntando al sostegno di un numero minore di iniziative, ma di più larga portata e di maggiore impatto, facendo leva sul concetto di rete di prossimità per diffondere efficacemente iniziative e servizi volti alla digitalizzazione e allo sviluppo di impresa.

“In questi cinque anni l’Ente ha dimostrato di avere il coraggio di abbattere muri di separazione territoriali, pregiudizi ed incomprensioni varando una riforma che non è stata solo la semplice somma di due realtà istituzionali Venezia e Rovigo, ma che ha dato vita a programmi di sviluppo ben precisi e di integrazione di territori complementari – ha dichiarato Giuseppe Fedalto, presidente CCIAA di Venezia Rovigo – Tra gli ultimi vi è sicuramente il piano strategico per l’istituzione della Zona Logistica Semplificata Porto di Venezia-Rodigino, che il nuovo Consiglio della Camera porterà avanti nei prossimi mesi, un l’esempio lampante di cosa significa aver lavorato in squadra nell’ultimo mandato. Una sfida impegnativa per i miei successori, ma una vittoria per tutti”.
Oltre 33 milioni di euro sono stati gli interventi economici distribuiti sul territorio, attraverso contributi diretti alle imprese, iniziative promozionali e programmi di aiuto e sostegno all’economia, oltre alle componenti accessorie e straordinarie come l’emergenza Covid-19 (7 milioni di euro) e le calamità naturali che hanno interessato il territorio come il tornado della Riviera del Brenta del 2015 (180 mila euro), il maltempo che ha danneggiato le imprese polesane nel 2018 (120 mila euro), l’eccezionale acqua alta del 12 novembre 2019 che ha colpito le imprese del litorale che va dal Tagliamento al Delta del Po e della città di Venezia (500 mila euro). Sono 4,7 milioni i contributi stanziati per favorire l’accesso al credito delle micro e piccole e medie imprese attraverso i Confidi.

Più di 15 mila le imprese che sono state coinvolte in attività di formazione sui temi del digitale, internazionalizzazione, innovazione, sostenibilità ambientale, turismo e cultura, 165 nuove imprese e 60 start up sono nate o sono state avviate grazie al supporto dell’Ente.