É DI SEDICO IL TECNICO RAPITO A GHAT IN LIBIA

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É bellunese uno dei due uomini rapiti in Libia. É successo all’alba di martedì a Ghat, nel sud della Libia. Si tratta di Danilo Calonego, originario di Sedico, 68 anni. L’altro è il collega Bruno Cacace, piemontese di Borgo San Dalmazzo. I due lavorano per la Conicos, una società italiana di manutenzione dell’aeroporto, che ha la propria sede a Mondovì, in provincia di Cuneo. Insieme a loro c’era un canadese che risulta a sua volta scomparso. La notizia è stata data dal sindaco di Qawmani Mohamed Saleh al sito arabo Tuniscope, aggiungendo che si sta lavorando per conoscere il gruppo dei rapitori e il luogo in cui sono stati portati i tre. Nessun riferimento al movente né alla possibile affiliazione dei rapitori, anche se in Libia sono comuni i sequestri a scopo di estorsione. La Con.I.Cos (Contratti Italiani Costruzioni) opera da decenni in Libia con numerose commesse di ingegneria civile e ha la sua sede centrale a Tripoli, ma anche uffici a Derna, Bengasi e, appunto, Ghat. Gli apparati di sicurezza ritengono «non ad alto rischio» la zona della Libia dove sono stati rapiti gli italiani e il canadese, che è abitata da tribù tuareg alleate di Tripoli. L’intera area, al confine con il sud dell’Algeria e il Niger, è zona di passaggio di cellule islamiste legate ad Al Qaida e tutt’altro che immune da infiltrazioni dell’Isis.

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