DOPO BITONCI ORA RISCHIA ANCHE BERGAMIN

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«Io sono il sindaco, mica il ma­go Otelma: che dicono di Ro­vigo? Che presto seguirà Padova a ruota e dunque farò la fine di Massimo Bitonci forse già questa settimana? Mah…». Il sindaco di rovigo, Massimo Bergamin, appare perplesso. « Sì ho sentito an­ch’io i rumors della piazza – conferma – . Pure qui, come a Padova, i consiglieri di Forza Italia che sono in maggioranza si potrebbero dimettere per farmi cadere. Ma perchè? Cr­edo piuttosto sia il Pd del Polesine a seminare zizzania, sono loro  in realtà che vorrebbero si consumasse lo strappo…». Intanto la Lega Nord a Rovigo è doppia. E i rapporti con gli alleati di Forza Italia sono al limite della rottura. Dopo la congiura di Palazzo ch­e ha fatto fuori il sindaco Bitonci «liberi tutti» ha senteziato il segretario del Ca­rroccio Gianantonio Da Re, convocando la direzione na­zonale del partito a Noventa Padovana. «Il fatto è che non ci sono più Bossi e Gobbo, capi carismatici, ci vuole te­mpo per fare le cose. Senza Bozzi e Gobbo diciamo che oggi sono tutti legittimati a fare i capetti, manca la politica. E la mancanza della politica genera disorientamento». La Lega e Forza Italia spaccate in due in un centrodestra senza bussola, quanto durerà la gi­unta Bergamin?

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