Cucine economiche popolari: un sogno

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È un sogno che si è avverato: ora molte delle persone senza fissa dimora o disagiate che frequentano le Cucine economiche popolari potranno lavare e asciugare velocemente i loro vestiti, a volte l’unico cambio disponibile. Il tutto è stato reso possibile grazie alla generosità delle aziende del territorio padovano. Lo scorso anno, infatti, Assindustria Venetoc­entro, in occasione del Gran Galà natalizio aveva raccolto fondi per sostenere un progetto di solidarietà proposto dalle Cucine economiche: l’acquisto e l’installazione – appunto – di una lavatrice a grande capacità e di un’asciugatrice in un nuovo spazio dedicato. Ora, a distanza di un anno, il sogno si è avverato e le due macchine sono arrivate a destinazione e a disposizione dei frequentatori delle Cucine. Per ringraziare della sensibilità e della generosità di quanti hanno contribuito a realizzare questo sogno, la Fondazione Nervo Pasini (che gestisce le Cucine economiche popolari) vuole ringraziare pubblicamente e simbolicamente per questi gesti di attenzione. Così oggi giovedì 5 dicembre, alle ore 12.45, la presidente di Assindustria Venetocentro Maria Cristina Piovesana, il presidente vicario Massimo Finco e il direttore generale Giuseppe Milan saranno alle Cucine dove pranzeranno insieme agli ospiti, alla direttrice suor Albina Zandonà, a don Marco Cagol, vicario episcopale per i rapporti con il territorio della Diocesi di Padova. «Sono molte – ricorda don Marco Cagol, vicario episcopale per i rapporti con il territorio – le imprese del territorio che nel silenzio aiutano e sostengono le attività delle Cucine economiche popolari. Ci sembra giusto ringraziare per questa generosità e dare riscontro, in particolare, della realizzazione di questo progetto che avevamo nel cuore: offrire la possibilità di lavare i propri indumenti in lavatrice e non a mano e permettere alle persone che si servono abitualmente di questo servizio, di avere anche un piccolo spazio per riporre il proprio – e a volte unico – cambio pulito. È una risposta a un bisogno elementare non scontato, che tocca profondamente la dignità della persona e risponde a un’esigenza intima profonda: potersi presentare anche esteriormente dignitosi e puliti, primo passo per acquisire più considerazione di sé e per facilitare l’interazione con altre persone. Quindi davvero grazie ad Assindustria Venetocentro e a quanti tramite loro hanno contribuito a questo sogno».«Le Cucine economiche popolari – dicono Maria Cristina Piovesana e Massimo Finco, presidente e presidente vicario di Assindustria Veneto­centro – sono un esempio fulgido di quella carità vissuta, semplice e accogliente che papa Fran­cesco continuamente ci ricorda ed esprimono l’anima più bella, religiosa e laica insieme, della nostra comunità. Per noi è una gioia e un orgoglio vivere questa giornata insieme e portare alle persone che si servono abitualmente di questa opera un segno utile di condivisione e vicinanza, a nome di tanti imprenditori che nel silenzio aiutano e sostengono le attività delle Cucine popolari e della loro Associazione. Impegno, condivisione, responsabilità debbono tradursi in gesti anche semplici ma concreti, attenti alle tante situazioni di disagio intorno a noi, rispettosi della profonda dignità della persona. Diversamente resterebbero retorica. Possono vincere la paura nelle nostre società e ricostruire quel senso di comunità necessario anche per una crescita più giusta, inclusiva e solidale. È questo l’esempio che ci danno ogni giorno le Cucine popolari e di cui ringrazieremo don Marco Cagol e suor Albina».

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