Col nuovo direttore generale, condivisi i report scientifici

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Si è insediato a metà settembre, Luca Marchesi è il nuovo direttore generale Arpav. Ha cinquantaquattro anni ed è nato a Milano ma è padovano d’adozione. Il nuovo DG di ARPAV è stato nominato dal Consiglio Regionale per un mandato quinquennale, con una amplissima maggioranza dei voti espressi dall’Aula. Laureato al Politecnico di Milano, perfezionatosi all’Università di Bologna e all’Università Bocconi, Luca Marchesi approda alla Direzione generale di ARPA Veneto dopo una più che ventennale e prestigiosa carriera nel settore ambientale e in particolare nel Sistema delle Agenzie Ambientali. È stato infatti Presidente dell’As­sociazione nazionale delle ARPA, Vice presidente del Sistema nazionale di protezione ambientale coordinato da ISPRA, Direttore generale di ARPA Friuli Venezia Giulia, Direttore Tecnico Scientifico e Vice Direttore generale di ARPA Lombardia, Direttore generale vicario all’Ambiente di Regione Lombardia, oltre che Presidente degli Organismi indipendenti di valutazione di ARPA Puglia, ARPA Calabria e ARPA Piemonte. A Padova, nella sede della Direzione generale dell’Agenzia, ha colto l’occasione della sua presentazione alla stampa per presentare i nuovi dati sulle acque del Veneto. L’Agenzia regionale per la prevenzione e protezione ambientale del Veneto infatti ha elaborato negli anni un metodo analitico in grado di misurare le sostanze chimiche a dimensioni infinitesimali. Dal 2017, grazie ad un know how scientifico di altissimo livello e all’acquisto di strumentazione di ultima generazione, i laboratori dell’Agenzia sono in grado di individuare sostanze chimiche fino a 5 nanogrammi litro. Per dare una misura, si tratta di un quantitativo equivalente a una bustina di zucchero disciolta in quaranta piscine olimpioniche, (0,5 grammi in 100.000.000 litri d’acqua). Per la specializzazione raggiunta, l’Agenzia veneta è punto di riferimento a livello nazionale nell’ambito dei PFAS. Ha eseguito le analisi dei campioni per tutti i laboratori delle Agenzie che hanno partecipato allo studio pilota nazionale coordinato da Ispra e continua a svolgere analisi per le ARPA Abruzzo, Puglia, Umbria e per l’Agenzia Provinciale di Trento.

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