avvocati armati di coltello via ai controlli in tribunale

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«Cari colleghi, siete pregati di non presentarvi nelle aule di giustizia armati di coltello». Verrebbe da sorridere di fronte all’invito rivolto a tutti gli avvocati della regione dal presidente dell’Ordine degli avvocati di Venezia, Paolo Maria Chersevani e dalla presidente della Camera penale di Venezia, Annamaria Marin. Ma la questione è tremendamente seria, tant’è che, da qualche giorno, per accedere nella sede penale della Corte d’Appello è necessario rassegnarsi a lunghe code per consentire i rigorosi controlli, introdotti dopo il rinvenimento di due coltelli irregolari, con lame di 7 e 12 centimetri, nella disponibilità di due avvocati, uno di Vicenza e uno di Padova, che si stavano recando a tenere un’udienza. Nel giro di poche settimane, gli uomini di Sicuritalia, l’agenzia che ha vinto l’appalto per garantire la sicurezza degli uffici giudiziari veneziani, ha sequestrato anche altri 19 coltelli con i quali privati cittadini cercavano di entrare in Corte d’appello. Una situazione insostenibile, a seguito della quale il Procuratore generale ha disposto un rafforzamento delle misure di sicurezza e controlli più stringenti, anche nei confronti degli avvocati che, fino a quel momento accedevano semplicemente esibendo il tesserino professionale.

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