Autobus e traghetti pieni di passeggeri

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In Veneto i positivi al coronavirus sono arrivati a quota 18373, + 34 casi rispetto alla rilevazione di ieri; i tamponi effettuati sinora sono stati 383442, circa 5 mila in più da ieri; i ricoverati in ospedale sono scesi a quota 1056; – 2 rispetto a ieri; così come sono diminuiti i pazienti in terapia intensiva, ora sono 99, – 4 rispetto a ieri; in totale i deceduti dal 21 febbraio sono stati 1528, di cui 1194 negli ospedali, 10 in più da ieri; crescono le persone guarite e dimesse, arrivate a quota 2703, + 9 dalla precedente rilevazione; 59 i bambini nati nelle ultime ventiquattro ore. Fin qui i dati. Ma quello che era ampiamente prevedibile è successo. Le migliaia di lavoratrici e lavoratori costretti a muoversi con i mezzi di trasporto pubblico, secondo alcuni non lo hanno fatto in condizioni di sicurezza. Le foto che pubblichiamo su questa pagina sono state scattate, su autobus e traghetti del Veneto. Una protesta veemente arriva da Rifondazione Comunista Veneto. Tutte le chiacchiere sulla fase 2 mostrano la loro totale inconsistenza.
“Le responsabilità di questo”, scrivono in una nota, “ sono di chi ha voluto forzare sui tempi di uscita dal lockdown. Le responsabilità sono del governo, delle società di trasporto che hanno ridotto le corse, delle amministrazioni comunali. Nelle piccole fabbriche non sindacalizzate ci aspettiamo anche di peggio. Siamo molto preoccupati, ma anche molto determinati. Gli sportelli sociali di Rifondazione Comunista sono pronti a raccogliere le denunce”.