Il futuro del vino è ibrido

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Nel mondo delle automobili è una tendenza inarrestabile, in quello del vino si sta affermando ora e Giusti Wine, nel territorio del Montello, è tra i primi a crederci. Stiamo parlando delle varietà di uva ibride, ovvero ottenute incrociando vitigni da varietà diverse, prodotte con l’obiettivo di ridurre fino all’85% l’utilizzo di sostanze chimiche in vigneto. “Gli Ibridi resistenti sono una grande opportunità per rendere la produzione sempre più in armonia con l’ambiente, perché presentano un’alta resistenza alle malattie più diffuse in vigneto, prime fra tutte peronospora e oidio, generalmente combattute con i fitofarmaci“. Afferma Ermenegildo Giusti, fondatore della Giusti Wine. Nonostante siano approvate da alcuni anni e iscritte nel Registro Nazionale delle Varietà di Vite, oggi queste varietà sono ancora poco diffuse. Lo spirito innovatore di Giusti, tuttavia, ha portato a sperimentare sul Montello il Merlot Korus e il Sauvignon Nepis, quest’ultimo utilizzato per la produzione del Sant’Eustachio, il vino bianco IGT più importante della Giusti Wine e già in commercio dallo scorso anno.