LA PRIMA MAPPA DELLE DEMENZE IN ITALIA

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Il vastissimo mondo di sofferenza e di impegno sanitario e sociale che ruota attorno a una serie di gravi patologie riassunte con il termine “demenze” ha per la prima volta in Italia una “Mappa delle Demenze” che, cliccando sul sito http://demenze. regione.veneto.it, mette in contatto, raccorda e condivide informazioni utili, sia per il cittadino che per i sanitari e i professionisti del sociale, creando una condivisione immediata tra i diversi protagonisti del settore e guidando malati e famiglie nel difficile percorso per curare al meglio e accompagnare con tutti i mezzi chi soffre di queste patologie. La Mappa, operativa da oggi e già utilizzabile da tutti, è stata presentata nella sala convegni dell’Ospedale dell’ – Angelo di Mestre gremita da 450 persone, alla presenza, tra gli altri, dell’assessore regionale alla sanità, dei dirigente dell’azienda Zero, Patrizia Simionato, e dell’Ulss 3 Serenissima, Giuseppe Dal Ben, della dottoressa Cristina Basso, dell’Unità Operativa complessa servizio epidemiologico regionale e registri di azienda Zero, della presidente del gruppo di Lavoro Europeo per le demenze Helen Rochford-Brennan, scienziata malata di Alzheimer il cui intervento è stato particolarmente toccante e applaudito. L’occasione per questa “prima nazionale” è stato il convegno “Un nuovo Approccio alla Demenza, una Mappa a Supporto del PDTA” (Percorso Diagnostico Terapeutico Assistenziale nelle demenze). Il sito demenze.regione.veneto.it è composto da un’ampia serie di sezioni, di facile riconoscibilità e accesso, dedicate a Medici di Medicina Generale, Pazienti, Famiglie e Caregiver, Assistenti Sociali, Infermieri, Specialisti dei Centri per i Disturbi Cognitivi e le Demenze, Medici Ospedalieri, Psicologi, operatori Socio sanitari. “E’ una svolta nella cultura rivolta alle demenze, un grande mondo dove trova applicazione il nostro ‘credo’ dell’integrazione tra sanitario e sociale – ha detto l’Assessore regionale alla Sanità – con la quale affrontiamo patologie gravi, spesso devastanti, che richiedono l’attività di una vera e propria rete che si occupa dell’intero percorso assistenziale e terapeutico, dalla prima diagnosi alle cure palliative, e mette assieme i sanitari, gli operatori sociali, i malati e le famiglie, che nella Mappa trovano un mezzo di dialogo, di condivisione e di reperimento delle informazioni necessarie. Siamo di fronte a patologie in espansione – ha aggiunto l’esponente di Palazzo Balbi – che dobbiamo e vogliamo affrontare con l’inclusione, la condivisione, la rete, di cui questa Mappa è un esempio innovativo nel quale crediamo molto”.

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