Manuela Cacco ha chiesto di essere processata con il rito abbreviato: in questo modo eviterà l’ergastolo. La veneziana è accusata, insieme ai fratelli Freddy e Debora Sorgato, dell’omicidio premeditato di Isabella Noventa e di occultamento di cadavere. Ma anche di atti persecutori nei confronti della segretaria di Albignasego e di simulazione di reato. La 54enne, secondo l’accusa, il giorno 15 novembre del 2013 si è recata alla stazione dei carabinieri di Camponogara, dove ha denunciato il furto del suo telefono cellulare avvenuto, secondo lei, il 15 ottobre dello stesso anno. Ma proprio in quel periodo, esattamente a partire da settembre, Cacco avrebbe perseguitato la segretaria di Albignasego con telefonate e messaggini di offese e minacce perchè gelosa del suo rapporto con Freddy Sorgato. La tabaccaia, ancora per l’accusa rappresentata dal sostituto procuratore Giorgio Falcone, avrebbe così inscenato il furto dello smartphone per non essere collegata allo stalking contro Isabella. Ma ha commesso un errore: Cacco ha cambiato la Sim card e il numero di telefono, ma ha continuato a usare lo stesso apparecchio. Intanto a breve ci sarà la richiesta di archiviazione sulla morte del sub della polizia Rosario Sanarico, che il 19 febbraio dell’anno scorso ha perso la vita nelle acque del fiume Brenta cercando il corpo di Isabella.
