Bacino del Piave, serve più chiarezza

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In vista del prossimo incontro del 19 febbraio, convocato dai prefetti di Treviso e Belluno, di tutti i soggetti istituzionali coinvolti nel progetto del bacino di laminazione previsto in località Grave di Ciano, nel comune di Crocetta del Montello (Treviso), l’assessore regionale all’ambiente Gianpaolo Bottacin torna a sollecitare (come aveva già fatto il 23 gennaio scorso) una risposta chiarificatrice del ministro per l’ambiente Sergio Costa sulle intenzioni del suo dicastero sul piano stralcio per la sicurezza del fiume Piave. Con una nuova lettera, inviata oggi al ministero, Bottacin invita il responsabile delle politiche nazionali per la tutela del territorio a pronunciarsi sugli interventi da realizzare lungo il bacino del Piave, e in maniera specifica rispetto all’intervento delle ‘Grave di Ciano’: un intervento al quale – ricorda l’assessore regionale – è affidata la sicurezza idraulica e idrogeologica delle popolazioni rivierasche del basso e medio corso del fiume. Bottacin ricorda che, nonostante nel 2017 il governo Gentiloni abbia già finanziato la progettazione definitiva ed esecutiva dell’opera ‘rilevandone la priorità’, associazioni ambientaliste, amministrazioni locali e singoli cittadini continuino ad opporsi, suscitando un dibattito. anche mediatico, che “coinvolge anche autorevoli esponenti delle parti politiche che oggi sono al governo del Paese. “Credo che la sicurezza idrogeologica del territorio e delle oltre 300 mila persone che abitano nel bacino e sono interessate dal rischio esondazioni sia anche la preoccupazione del Ministro – commenta Bottacin – e pertanto mi attendo una risposta chiarificatrice compatibile con le tempistiche di avvio della progettazione”.

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