MEDICINA E POLIZIA AL LAVORO PER IL VOLTO DELLA MUMMIA MERYT

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Quale sarà il vero volto della mummia Meryt? La risposta a questa domanda arriverà da una campagna diagnostica che ha mobilitato i maggiori specialisti. La curatela scientifica dei reperti egizi è del gruppo di lavoro Egitto Veneto che li ha studiati e catalogati sotto il coordinamento dell’egittologo Emanuele Ciampini e della professoressa di Archeologia Paola Zanovello, mentre le università di Padova e Ca’ Foscari di Venezia, partner del progetto, assicurano il supporto scientifico nei vari settori di competenza. La campagna diagnostica sulle mummie coinvolgerà anche un anatomopatologo, la Polizia scientifica e personale specializzato per il prelievo dei campioni. Poi le mummie saranno trasferite, in maggio, all’ospedale civile di Rovigo per una tomografia assiale computerizzata. La Tac consentirà di fornire informazioni volumetriche sull’interno di entrambe le mummie. Queste informazioni saranno poi combinate con i dati di una scansione con laser scanner e l’incrocio dei risultati permetterà di elaborare con un software dedicato una rappresentazione digitale delle mummie in tre dimensioni: alla ricostruzione tridimensionale dei corpi provvederanno specialisti dell’università di Padova. Al gruppo di lavoro contribuiranno, come detto, esperti del calibro del professor Raffaele De Caro, specialista in Anatomia patologica e Medicina legale, e il direttore del Gabinetto regionale di Polizia scientifica Nicola Gallo.

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