Freccia rossa colpito dai sassi fermati 6 bambini, era una gara

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«Così, per gioco, era una gara». Non hanno nemmeno tentato di negare. Ora i sei bambini sono stati riportati a casa ma la paura che hanno creato è stata tanta. Tutto è cominciato mercoledì sera, quando il macchinista del treno Freccia Rossa partito da Milano Centrale e diretto a Venezia Santa Lucia, giunto all’altezza di Mestre ha comunicato alla sala operativa della polizia di avere due finestrini rotti per dei sassi lanciati dalla massicciata. Subito è scattato l’allarme e equipaggi della polizia ferroviaria si sono messi in contatto con il macchinista per chiedergli a quale chilometro della linea era avvenuto l’incidente. L’uomo ha indicato un punto: Mestre verso la zona della Gazzera Immediatamente gli agenti si sono recati sul posto e hanno bloccato i due accessi alla linea. Poi hanno cominciato a controllare al buio. Poco dopo hanno notato alcune ombre muoversi furtive tra i cespuglie e le hanno bloccate. Erano sei bambini, tutti tra i 7 e i 13 anni. Interrogati dagli agenti hanno ammesso di aver tirato i sassi, alcuni molto grossi, per fare una gara tra di loro. Nessuno ha pensato al pericolo per i passeggeri che si sono visti il sasso fiondarsi ad alta velocità dentro i vagoni con i vetri in frantumi. Fortunatamente gli agenti sono intervenuti dopo il primo episodio, perché i bambini stavano aspettando un altro treno per continuare la “gara”. Ai polziotti non è rimasto altro da fare che riaccompagnarli a casa. Per legge infatti i minori dei 14 anni non sono punibili.

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