CORTE DEI CONTI, LEGGE CASTRA LEGGE di Achille Ottaviani

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Volete una formula blocca giustizia? Semplicissimo. Intasate i tribunali di pratiche. Nell’apertura dell’anno giudiziario della Corte dei Conti il procuratore regionale Carmine Scarano è lapidario. I magistrati che la compongono hanno le armi scariche grazie…. alle normative vigenti. Nel momento in cui scriviamo sono oltre 9 mila le vertenze pendenti per casi di illecito amministrativo. Questo numero fa capire al lettore che è assai difficile fare i giudici con una mole di lavoro a dir poco elefantiaca. Scarano poi è lapidario quando parla del Mose. Lo scandalo che ha scosso l’intera Italia. Sue irregolarità erano state segnalate nel lontano 1997. Ma non è stato fatto nulla perché la Corte dei Conti non ha potere interdittivo, tanto meno sanzionatorio. La Corte può segnalare, non perseguire. Dal canto suo le Procure della Repubblica possono agire solo a fronte di denunce di casi specifici. Ecco perché lo scandalo Mose nonostante la mala gestione fosse stata prontamente segnalata prima nel 1997 poi nel 2009 è esploso alcuni anni dopo. Ora è più chiaro che non usciremo mai dal tunnel della crisi senza aver prima riformato la giustizia.

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