Negli ultimi anni i residenti sono quasi spariti, e con loro le attività locali. Siamo alla Salute, area che fino ad un ventennio fa pullulava di veneziani, ma in cui oggi, a parte qualche anziano, si trovano esclusivamente attività ricettive, qualche bar e ristorante. A denunciare la situazione con il timore che diventi una costante per tutto il centro storico è Gildo Bosi, 51 anni, uno dei pochi residenti rimasti. «Dopo il 2000, tutte le attività della zona hanno iniziato a chiudere: tre macellai, 3 fruttivendoli, una marsera (venditrice di stoffe e bottoni), una pulitura a secco, un ferramenta che teneva anche i detersivi, una pulitura a secco, un negozio di salumi e formaggi, il panificio e la rivendita del pane, il banchetto di pesce a San Vio. L’anno scorso ha chiuso anche l’ultimo negozio storico di formaggi. Per andare e tornare al supermercato occorre oltre un’ora, così spesso prendo il battello e vado fino al Lido, ci metto meno. Per gli anziani, è veramente dura e cerchiamo si aiutarli».
