TETRAPLEGICO DOPO INCIDENTE IN LAGUNA, RISARCITO CON 2MLN

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Un maxi risarcimento da 2 milioni e 380 mila euro, «come pochi se n’erano visti in sede di giudice di pace», commentano i legali delle parti civili. Una cifra, questa, che va ad aggiungersi ai 605 mila già versati dall’assicurazione alla famiglia e che dovrà essere im­plementata con le erogazioni pensionistiche dell’Inail. A tre anni e mezzo dall’incidente che ha sconvolto la vita di Thomas Bognolo della Giudecca, che oggi ha 33 anni, rimasto tetraplegico, la giudice Tiziana Cristante della sezione penale del giudice di pace di Venezia ha stabilito la provvisionale milionaria: 1,8 milioni per Bognolo, 150 mila euro per la madre, 100 mila euro per il padre, 80 mila euro per il fratello, 200 mila euro per il figlio minore, 50 mila euro per la ex convivente.A dover risarcire sono chiamati in solido Alex Saivezzo, 25 anni, anch’egli pescatore della Giu­decca, che quel giorno era al timone dell’imbarcazione su cui viaggiava anche Bognolo, e Groupama Assicurazioni. Si tratta, va detto, di una provvisionale, una sorta di anticipo che verrà globalmente definito in sede di causa civile, sempre che non si arrivi nel frattempo a un accordo tra le parti. Lungo il canale Vittorio Emanuele III, non lontano dall’isola delle Trezze, l’imbarcazione si era scontrata con una bricola. Bognolo aveva perso l’equilibrio ed era caduto all’interno della barca, sbattendo la testa. In seguito alla caduta, il giovane pescatore si era fratturato diverse costole e il trauma cranico lo aveva fatto finire in coma. In seguito all’incidente, Bognolo è stato dichiarato invalido al cento per cento.

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