STOP AI FANGHI INQUINANTI NEI TERRENI AGRICOLI

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«I droni non risolvono la situazione legata agli spandimenti di materiale contaminato sui campi: perché la Regione permette ancora la distribuzione di fanghi inquinati sui terreni? Sollecitiamo un intervento rapido che sospenda l’autorizzazione». Così i consiglieri regionali tosiani Giovanna Negro, Mauri­zio Conte e Stefano Casali han­no commentano la notizia dell’utilizzo dei droni da parte di Avepa e Arpav per il monitoraggio di terreni e acque allo scopo di prevenire inquinamenti e contaminazioni.  «Siamo favorevolissimi all’utilizzo delle tecnologie più avanzate – affermano i consiglieri – anche se ci chiediamo fino a che punto l’occhio elettronico ‘aereo’  possa effettivamente individuare la presenza di fanghi inquinanti. Sos­tanze che, una volta interrate ed assorbite dal terreno entrano nella catena alimentare e quindi non sono individuabili con i droni. La vera problematica però è un’altra – proseguono i tosiani – ad oggi le Province non hanno ancora sos­peso la distribuzione dei fanghi inquinati nonostante le gravi situazioni che si stanno verificando. Il rischio è quindi sempre più concreto ed attuale per la certificazione dei prodotti che vengono dalla nos­tra terra, fino ad oggi sinonimo di qualità e certezza per le nostre imprese agricole». «Per questa situazione di incertezza e rischio di alimenti contaminati da Pfas – concludono i tosiani – sollecitiamo la Regione di intervenire con le Province per sospendere immediatamente l’autorizzazione alla distribuzione dei fanghi sui terreni in attesa di avere un quadro chiaro della situazione veneta che oggi purtroppo non c’è».

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