SANITÁ: A PIEVE CADORE L’OSPEDALE NON SI TOCCA

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«Rivolgersi a un legale per ottenere ciò che è già scritto nella programmazione, e cioè che l’Ospedale di Pieve di Cadore non sarà in alcun modo ridimensionato, tanto meno per quanto riguarda Ostetricia e punto nascite, mi pare uno spreco di tempo e di atti. Speriamo che l’avvocato si metta la mano sul cuore e non faccia la parcella». Con queste parole l’assessore alla Sanità della Regione del Veneto Luca Coletto interviene per tranquillizzare i cittadini sul futuro dell’Ospedale cadorino e per rispondere all’allarme lanciato dal Sindaco di Pieve che, dando seguito alla protesta di un cittadino, si è rivolto a un legale in autotutela per difendere il nosocomio. «Siamo di fronte – aggiunge Coletto – all’ennesimo falso allarme, perché questa Giunta regionale sa mantenere le promesse, come ha già dimostrato con l’elicottero del 118 e il nuovo Pronto Soccorso. Abbiamo detto e lo ripeto: il punto nascite non chiude, come ribadito anche in prima persona dal Presidente della Regione. Alcuni trasferimenti a Belluno – tiene a specificare l’assessore – ci sono sempre stati e sempre ci saranno, ma sono semplicemente dettati da situazioni contingenti nelle quali ogni decisione viene assunta semplicemente nell’ottica di garantire la miglior assistenza possibile al nascituro e alla sua mamma».

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