IL SINDACO DISPOSTO AD INCATENARSI A ROMA PER I DIPENDENTI

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Uffici deserti, telefoni che squillano a vuoto, ma l’aula consiliare del Comune di Rovigo era affollata dai dipendenti e dai sindacati che hanno ottenuto l’impegno da parte della giunta di effettuare quanto prima una delibera dopo aver ricevuto una risposta definitiva sulla ricostruzione dei fatti relativi al salario accessorio bloccato. I dipendenti del Comune hanno fatto irruzione in consiglio comunale per rivendicare il loro salario accessorio bloccato da ormai 5 anni a causa di una ispezione del Mef in merito ai loro compensi. Ad affiancare i dipendenti i rappresentanti delle sigle sindacali Paolo Zanini, Cristina Garbin ed Ettore Furlan che hanno esternato le loro preoccupazioni invitando l’amministrazione a risolvere il problema. «Già altri comuni con una esperienza simile, se non addirittura peggiore di quella di Rovigo, ne sono usciti. –  esordisce Zanini a nome degli altri rappresentanti – il sindacato è sempre stato presente e propositivo per risolvere la questione ma si è sempre trovato un muro. La politica del rinvio e dell’attendere è finita». Massimo Bergamin ha garantito di impegnarsi nel risolvere la questione, «Andiamo io e te Zanini a Roma ad incaternarci. Andiamo a farci sentire perché in questo periodo i sindaci non vengono ascoltati da Roma. E purtroppo il Comune di Rovigo non ha solo queste questioni alle spalle ma ne ha ereditate ben altre come ex Baldetti, ex Maddalena, impianti sportivi».

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