“DEBITI NON PAGATI”. IL COMUNE METTE I LUCCHETTI ALLO STADIO

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Un catenaccio da una parte, un lucchetto dall’altra. Risultato:  a Treviso, stadio Tenni blindato. E fuori, lungo via Foscolo, un ventina di bambini di massimo dieci anni, tutti in tenuta da allenamento con i colori biancocelesti, tutti accompagnati da mamme e papà a dir poco perplessi. La triste vicenda del Treviso Calcio si è arricchita, come scrive il Gaz­zettino, di un altro ben poco edificante capitolo. Martedì pomeriggio nessuno degli iscritti allo stage organizzato dal Treviso Fc, società ancora nelle mani dell’ex presidente Renzo Corvezzo, che si è tenuto il marchio della squadra e settore giovanile, è potuto entrare allo stadio. Motivo: il Comune ha chiuso tutto vietando l’utilizzo della struttura. «Ave­vamo detto a Cor­vez­zo che non poteva utilizzare lo stadio perché ha ancora delle pendenze economiche con noi», precisa l’assessore a Lavori pubblici e Sport Ofelio Michielan. Quest’ul­timo è stato a dir poco categorico ieri mattina quando si è visto arrivare in ufficio il presidente del Treviso Calcio Tiziano Nardin scortato da un capo tifoso. È stato un incontro veloce ma carico di tensione. «Ho detto a Michielan – ricostruisce Nardin – che voglio il pagamento dei lavori fatti, con soldi miei, dentro lo stadio. E ho portato fatture per quattromila euro. La cosa più grave è che l’assessore ha ribadito che per la prima squadra del Treviso Calcio, per gli Allievi, i Gio­vanissimi e gli Juniores in città non c’è posto».

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