DALLA REGIONE APPOGGIO AI COMITATI NO-TRIV

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«Un appuntamento im­por­tante per fare il punto sulla si­tua­zione e concordare anche azioni comuni in vista del voto. Il tema è quanto mai delicato – precisa l’as­sessore – e abbisogna di adeguata informazione: allo stato at­tuale non vi è totale sicurezza sulle ripercussioni ambientali delle trivellazioni in Adriatico. Il principio di precauzione ci obbliga pertanto a tener conto soprattutto di possibili fenomeni di subsidenza, oltre ad altre variabili». «I cittadini – aggiunge – devono conoscere i possibili pericoli provocati dalle estrazioni di gas e petrolio e sapere che i rischi potranno cessare solo una volta scadute le concessioni estrattive oggi in essere. Ma per portarle a scadenza senza che vengano rinnovate, sarà necessario che il 17 aprile prevalgano i “sì” e che ci sia una partecipazione al referendum di almeno il 50% degli elettori. Votando “sì” facciamo una scelta di sicurezza – conclude Bottacin – limitando il rischio di incidenti con sversamenti di idrocarburi in un bacino chiuso com’è l’Adriatico che, per la caratteristica conformazione, non a caso gli antichi chiamavano addirittura “Golfo”. Il mare è di tutti e quindi siamo tenuti a tutelarlo».

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