«La maestra mi ha fatto mangiare anche il vomito». Questa la risposta della piccola di tre anni alle domande della mamma che quel giorno dopo l’asilo la vedeva strana: non voleva mangiare, non voleva sedersi a tavola, vomitava ogni volta che inghiottiva qualcosa. Problematiche insorte all’improvviso dopo il pranzo violento che sarebbe avvenuto nell’asilo del Comelico che la bimba frequentava. Per quella vicenda è alla sbarra una maestra 43enne R.D.C. accusata di abuso di mezzi di correzione e violenza privata, difesa dall’avvocato Anna Casciarri (studio Paniz). La maestra, secondo il quadro ricostruito dalla Procura, avrebbe costretto la piccola a mangiare il riso continuando ad infilarle il cibo in bocca, serrandogliela con le mani: anche dopo il rigurgito l’avrebbe costretta a ingerire il suo stesso vomito. Da quel giorno non mangiò più riso. «Veniva chiamata cricetina dai compagni – ha spiegato la mamma- perché teneva tutto in bocca. La obbligavano a mangiare e lei lo tratteneva per sputarlo più tardi. Abbiamo altri figli e la situazione in quel momento era complicata: alla fine siamo stati costretti a rimandarla all’asilo». Infine è stata sentita un’altra maestra che ha spiegato dei rapporti tesi che c’erano tra le insegnanti e quella cuoca, che riferì l’episodio in questione. Si torna in aula il 28 febbraio: la difesa ha chiesto tempo per un possibile accordo con la parte civile.
