Banca intesa, 5 miliardi alle imprese

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CERIMONIA DI GIURAMENTO DEI SOTTOSEGRETARI E DEI VICEMINISTRI DEL GOVERNO LETTA

Proseguono in Veneto gli incontri di Intesa Sanpaolo con i rappresentanti delle categorie economiche, in particolare lunedì si è tenuto un appuntamento promosso dall’on. Pierpaolo Baretta, sottosegretario MEF, che ha visto la presenza di Stefano Barrese, responsabile Divisione Banca dei Territori, assieme a Renzo Simonato direttore regionale Veneto Friuli Venezia Giulia e Trentino AltoAdige e Gabriele Piccini responsabile ex Banca Popolare di Vicenza ed ex Veneto Banca. Al centro dell’incontro, tenutosi presso la sede della banca a Mestre, le esigenze del sistema imprenditoriale locale, a fronte del consolidarsi della ripresa produttiva e dei mutamenti intervenuti nel sistema del credito regionale. Il Gruppo Intesa Sanpaolo ha confermato la disponibilità a proseguire il confronto con le associazioni imprenditoriali per meglio affrontare le questioni in campo in termini di credito, capitalizzazione, servizi e prodotti adatti alle necessità delle aziende del territorio. Il tema centrale è stato il credito e la sua gestione, a tale proposito Barrese ha più volte sottolineato “Non c’è assolutamente un tema di contrazione del credito, non abbiamo dato indicazioni di revisione delle linee sui multi affidamenti. La banca continuerà a lavorare come ha sempre fatto in tema di finanziamenti, vale a dire guardando alla strategia e alla capacità di sviluppo dell’azienda. Inoltre nel nostro sistema di rating teniamo sempre di più in considerazione gli asset intangibili al fine di valorizzarli nel calcolo del rating qualitativo, consentendo così di migliorare la valutazione aziendale. A tale proposito Barrese ha anche ricordato sia l’ulteriore plafond di 5 miliardi messo a disposizione da subito dal consigliere delegato Carlo Messina sia il Programma Filiere che consente alle piccole e medie imprese di accedere al credito a migliori condizioni. Ha concluso Barrese “Il sostegno dei territori è nella nostra cultura e nel nostro modo di fare banca a servizio dell’economia reale”.

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